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L’Academy di MHW sulla rivista Logistica

Ecco l’articolo completo di Logistica sulle best practice di ManHandWork nel settore con un focus sulla nostra Academy interna.

L’operatore logistico torinese ManHandWork, che fornisce servizi logistici in house presso clienti industriali in tutta Italia, nel 2021 ha creato un’Academy per rispondere alla mancanza sul mercato di figure professionali preparate. Ma ha fatto di più di un’attività di formazione continua. In una logica di “Train the trainer”, ha potenziato le competenze di una cinquantina di operatori, creando di fatto delle task force che, all’occorrenza, vengono mandate a organizzare il lavoro, portare metodo e formare personale in entrata per nuovi progetti, o personale “ereditato” da precedenti appaltatori, cui subentra ManHandWork.
In particolare, in due anni sono stati formati numerosi team leader e responsabili di magazzino che, cresciuti all’interno, hanno allargato la visione del loro lavoro, con nozioni anche di diritto del lavoro e di economia, come la comprensione delle buste paga, la conoscenza del CCNL, o lo studio di un conto economico.
«L’Academy si è rivelata strategica, con un risultato duplice. Prima di tutto, le persone coinvolte nel percorso di crescita hanno ritrovato motivazione ed entusiasmo nel lavoro, creando energia positiva e contagiosa. Quindi, ora ci aiutano a formare nuovo personale operativo nei vari magazzini. Abbiamo messo in moto un circolo virtuoso di cui siamo tutti soddisfatti. Quando serve, mandiamo i migliori a formare nuovi operatori: addetti al picking, carrellisti e nuovi team leader», racconta Marco Covarelli, presidente ManHandWork.
L’Academy ha una programmazione flessibile mensile in base a mansioni, competenze, lacune e caratteristiche di ogni operatore coinvolto, che sia operaio, ingegnere o un futuro team leader. Per figure manageriali come gli area manager, invece, organizza corsi più orientati alla gestione delle risorse e alle soft skill relazionali. Non mancano neppure corsi su competenze base per tutti, come quelli di Inglese e di Excel. Per l’integrazione linguistica dei numerosi operatori extracomunitari, che all’inizio faticano a comprendere la guida di un sistema vocale nei compiti da svolgere, la società fa invece tesoro della forza delle comunità etniche e dei leader naturali al loro interno, che si occupano dell’inserimento iniziale dei loro connazionali.
Una divisione strategica, su cui ManHandWork sta investendo in una logica di integrazione delle competenze, è quella della Logistic Intelligence. Questa comprende sia funzioni ingegneristiche e informatiche, sia operatori che hanno iniziato la loro esperienza lavorativa in magazzino e che hanno poi deciso si crescere. «Sono come due mezze mele: uno conosce le problematiche pratiche e operative, l’altro analizza i processi e interviene sulle inefficienze con un approccio più ingegneristico, migliorando i processi e i layout. Per ogni magazzino abbiamo infatti un sistema informativo che ci dice in tempo reale l’andamento delle attività in base agli obiettivi e gli scostamenti per prendere decisioni correttive», racconta Covarelli. La sfida di questo team misto è anche quella di interfacciarsi sia con il cliente sia con il magazzino, per trovare le soluzioni migliori.

Scarica qui il pdf con l’articolo pubblicato dalla rivista Logistica